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Comunicati

Roma, 8 giugno 2006

Cittadinanzattiva al ministro Fioroni: finalmente si torna a parlare di sicurezza delle scuole. Mettiamo a disposizione anche la nostra esperienza

 

La volontà del ministro Fioroni di trovare risorse subito per la messa a norma degli edifici scolastici alla vigilia della scadenza della proroga all’entrata in vigore della legge 626/94, prevista per il prossimo 30 giugno, “ci fa ben sperare rispetto al grave stato di degrado e di insicurezza in cui versano più della metà dei nostri edifici scolastici”, dichiara Adriana Bizzarri, responsabile del settore scuola di Cittadinanzattiva.

“Al Ministro chiediamo che a concorrere alla messa in sicurezza delle scuole contribuiscano anche le organizzazioni civiche, fra cui Cittadinanzattiva che può mettere a disposizione le indagini realizzate annualmente sullo stato degli edifici scolastici e l’esperienza delle campagne di informazione e formazione che stiamo realizzando nelle scuole italiane per far crescere la cultura della sicurezza. Studenti ed insegnanti sono particolarmente attenti a questo problema come dimostrano le diecimila adesioni che abbiamo ricevuto alla Giornata nazionale della sicurezza scolastica, da noi promossa negli ultimi tre anni, e che si replica il 25 novembre di quest’anno (informazioni ed adesioni sul sito www.cittadinanzattiva.it)”.

I dati dell’ultimo Rapporto Impararesicuri di Cittadinanzattiva segnalano che il 53% degli edifici è privo del certificato di agibilità statica, il 52% del certificato di agibilità igienico-sanitaria, il 64% di quello di prevenzione incendi. Quasi il 14% delle scuole monitorate non ha nessuno dei tre certificati. Dati preoccupanti se si tiene conto che il 45% delle scuole monitorate è situato in zone a rischio sismico e il 13% in zone a rischio idrogeologico.

Le uscite di emergenza sono assenti nel 17% dei casi o ostruite nel 43%, le scale di sicurezza assenti per il 27% delle scuole o destinate solo ad alcune parti dell’edificio nel 15% di esse. I dati evidenziano lesioni strutturali sulla facciata interna o esterna nel 25% o crolli di intonaco nel 41%.

Il fenomeno dei crolli di intonaco non è tenuto sufficientemente sotto controllo come dimostrano le decine di casi di cronaca che hanno interessato altrettante scuole, provocando disagi e danni a persone e cose.

Redazione Online

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