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sanita tdm a nola lesa dignita del malato

Aceti, Regione verifichi attivazione posti letto di osservazione breve intensiva

Roma, 9 gen. (AdnKronos Salute) - "E' inaccettabile vedere persone curate per terra sulle coperte. Più che una struttura del Servizio sanitario nazionale sembra un ospedale da campo. La dignità della persona e del malato è stata fortemente penalizzata, se non mancata del tutto nel percorso di cura e assistenza in questi due giorni". Così il coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato Cittadinanzattiva, Tonino Aceti, ha commentato all'Adnkronos Salute la situazione di sovraffollamento che si è creata tra sabato e domenica nel pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria della Pietà di Nola, in cui i pazienti sono stati curati a terra per indisponibilità di barelle. Aceti ha ricordato che tra il 7 e l'8 gennaio l'afflusso al pronto soccorso è stato di "265 persone, di cui 30 ricoverate e 2 trasferite in altre strutture: in tutto 233 soccorse come visto nelle immagini". "Si sapeva che questo era un momento delicato per il picco influenzale e che sarebbe arrivato il freddo - ha sottolineato - Le strutture ospedaliere e la Regione Campania avrebbero dovuto pianificare una strategia di contrasto e gestione di un eventuale sovraffollamento. Il fatto che nessuno sembra se ne sia preoccupato, ci lascia perplessi e ci preoccupa molto". "Inoltre - ha aggiunto - chiediamo alla Regione e agli ispettori del ministero della Salute di verificare se in quella struttura i posti letto di osservazione breve intensiva fossero stati attivati e in che misura, se il personale era adeguato e se i 107 posti letto erano tutti sfruttati e utilizzati. Vogliamo sapere anche se la Regione Campania ha fatto controlli su tutte le strutture sanitarie del territorio rispetto alla loro capacità di gestire il sovraffollamento. Il pronto soccorso è un punto di riferimento per il cittadino e come tale va salvaguardato - ha concluso Aceti - rafforzando anche il ruolo di filtro della medicina di famiglia in modo da decongestionare gli ospedali".

Alessandro Cossu

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