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Secondo i calcoli effettuati dall’Ufficio studi della Confedilizia infatti, l’applicazione della maggiore aliquota deliberata dai vari Comuni, rispetto a quella base uniformemente adoperata per la prima rata e pari al 7,6 per mille, comporterà per la seconda rata dei forti rincari, anche fino al 200%, soprattutto per i proprietari di immobili dati in affitto. Confedilizia illustra il quadro degli aumenti determinati dall’applicazione dell’Imu, rispetto all’Ici, dopo le modifiche approvate dai Comuni – con nuove delibere o con variazioni alle delibere già approvate – entro il termine di legge del 31 ottobre 2012. Approfondisci

Redazione Online

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