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Comunicati


“Un impegno importante da parte del Governo per la messa in sicurezza delle scuole, reso possibile anche grazie alle denunce e richieste avanzate da anni da Cittadinanzattiva” questo il commento di Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale della Scuola di Cittadinanzattiva, alla firma del decreto con cui il MIUR lo scorso 10 dicembre ha approvato la graduatoria dei 7.304 istituti scolastici che beneficeranno di 36 milioni di euro per l’indagine diagnostica degli elementi strutturali e non strutturali.
La graduatoria delle scuole che hanno richiesto il finanziamento è scaricabile dal sito del Ministero dell’Istruzione ed è divisa per regioni e per province http://www.istruzione.it/edilizia_scolastica/indagini_diagnostiche.shtml.


Le domande pervenute sono state 13.584, quasi il doppio rispetto a quelle ammesse. “L’alto numero delle richieste dimostra come ci sia necessità per tanti enti proprietari di conoscere il reale stato delle proprie scuole almeno per quanto riguarda uno degli aspetti più vulnerabili di esse, come soffitti e solai, come segnalato nei nostri Rapporti annuali Impararesicuri e nella pressante richiesta di un’Anagrafe degli edifici aggiornata, dettagliata, attendibile, come ancora non è. Se l’approvazione di questo provvedimento dimostra l’impegno del Ministero dell’istruzione nel procedere con speditezza e determinazione sugli interventi di edilizia scolastica, d’altra parte esso dimostra quanto importante sia il ruolo dei cittadini e delle organizzazioni di riferimento, come Cittadinanzattiva, grazie alle quali è stato possibile trasformare le denunce e le segnalazioni in norme e interventi d’urgenza, come questo”.
Gli enti locali che hanno ottenuto il finanziamento dovranno affidare gli incarichi per le indagini diagnostiche entro il 31 gennaio 2016. “Invitiamo genitori, studenti a prendere visione dell’elenco degli interventi, a vigilare affinché le indagini siano realizzate nel minor tempo possibile per scongiurare altri crolli ed altre tragedie ed a segnalare eventuali ritardi o problemi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.”.

Ufficio Stampa

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