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Cittadinanzattiva su tragedia scuola Lecce: chiarire responsabilità e da subito potenziare la destinazione dell'8 per mille all'edilizia scolastica

Il 39% delle scuole italiane ha uno stato di manutenzione inadeguato e ogni anno le famiglie italiane versano circa 390 milioni di euro per "sostenere" la scuola, attraverso i contributi volontari e la donazione di materiali di vario tipo, dalla carta igienica alle matite e pennarelli.


Di fronte ai dati di Cittadinanzattiva, confermati anche dal Rapporto di Legambiente diffuso oggi, e a tragedie che continuano a ripetersi, ultima purtroppo quella di oggi nel Liceo scientifico De Giorgi di Lecce dove un ragazzo di 17 anni ha perso la vita cadendo in un pozzo luce, chiediamo che si renda concreta l'opportunità per i cittadini di destinare parte dell'8 per mille di competenza statale per interventi di edilizia scolastica, come approvato nell'ultima legge di stabilità.
"Sulla tragedia di Lecce chiediamo che si faccia piena luce per capire livelli di responsabilità nell'accaduto. Più in generale chiediamo che da subito si dia consistenza all'importante possibilità per i cittadini di destinare l'otto per mille alla messa in sicurezza delle scuole, un primo significativo traguardo raggiunto grazie all'impegno congiunto di tre associazioni Cittadinanzattiva, Legambiente e Libera che da anni si occupano dell'emergenza dell'edilizia scolastica e dei parlamentari di diverso schieramento che hanno fatto propria questa battaglia di civiltà", afferma Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale della Scuola di Cittadinanzattiva.
"E' un risultato importante, di cui i cittadini potranno avvalersi già nella prossima dichiarazione dei redditi, ma restano aperte due importanti questioni sulle quali continueremo ad impegnarci: rendere trasparenti i criteri di assegnazione di quanto raccolto per i diversi ambiti (cooperazione internazionale, protezione civile, patrimonio culturale e artistico, edilizia scolastica) e la destinazione di utilizzo di tali fondi su obiettivi di particolare urgenza e gravità; rivedere, per il 2015 tale provvedimento in modo che i cittadini possano specificare chiaramente l'ambito al quale riservare la quota. Questo consentirà di destinare fondi in modo più consapevole all'edilizia scolastica, tema che sta particolarmente a cuore alle famiglie".

Aurora Avenoso

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