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Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato su ipotesi di ticket in sanità: improponibili.

"E' improponibile pensare ad un'ulteriore tassa sulla salute, sapendo che non sono state percorse tutte le strade alternative per ridurre inappropriatezza, sprechi, corruzione e spese inutili per eccesso di burocrazia. Siamo convinti che la sanità è un volano della nostra economia e non, al contrario, una mera fonte di costi", è quanto afferma Francesca Moccia, coordinatrice nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva in merito all'ipotesi di nuovi ticket in sanità.
"Nell'ultimo anno sono raddoppiate (da 5,5% a 9,7%) le segnalazioni, al nostro Tribunale per i diritti del malato, di difficoltà di accesso all'assistenza sanitaria. Il quadro che emerge dal Rapporto Ceis, presentato oggi, conferma le nostre preoccupazioni per il futuro del Servizio Sanitario Nazionale:.
In particolare la razionalizzazione drastica dell'offerta ospedaliera non è stata accompagnata da una contestuale riorganizzazione e potenziamento dell'assistenza sul territorio soprattutto in quelle regioni sottoposte a piano di rientro. Questo ha creato un vuoto assistenziale, aggravato da un aumento vertiginoso dei ticket ma anche delle aliquote IRPEF, strumento privilegiato per ripianare parte dei debiti di alcune Regioni. Di fatto si è assistito ad una contrazione dei Livelli Essenziali di Assistenza e quindi del diritto alla salute e oggi le famiglie non riescono ad integrare di tasca propria, ma anzi rinunciano o posticipano le cure. Questo fenomeno può produrre dei risparmi nel brevissimo periodo, ma un'esplosione della spesa sanitaria, correlata, ad esempio, agli effetti da mancata prevenzione, con particolare riguardo alle malattie croniche".
Aurora Avenoso

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