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Cittadinanzattiva su proposta eliminazione farmacista dai “corner” dei supermercati: solo un regalo alle corporazioni e meno garanzie per la salute. Nessun vantaggio per i cittadini

Eliminare il farmacista dai “corner” della grande distribuzione in cui si vendono i farmaci sarebbe un grave passo indietro.

La decisione che sembra profilarsi non sarebbe altro che una garanzia per le corporazioni, e una diminuzione delle garanzie per salvaguardare la salute dei cittadini. E non riusciamo a capire perché, laddove ci sia la presenza di un farmacista, non si debba aprire anche alla vendita dei farmaci di fascia C.

Inoltre, l'eliminazione di questa figura professionale risulterebbe una contraddizione anche per chi la propone. Per mesi, infatti, la Federfarma e la Fofi hanno sottolineato in tutte le occasioni possibili l'insostituibile ruolo di “guida” del farmacista anche come disincentivo al consumismo. E oggi fanno questo vistoso passo indietro pur di evitare la vendita nei corner anche dei farmaci di fascia C con obbligo di prescrizione. Delle due l'una: ci dicano se il farmacista serve davvero o no. Per noi, che ne abbiamo richiesto la presenza dal primo minuto, la risposta è ovviamente si, perché ci interessa salvaguardare la salute dei cittadini e non la farmacia. Chiediamo al Ministro Turco di non avallare questa decisione che non produrrebbe alcun beneficio per i cittadini, ma solo un ulteriore garanzia corporativa a chi ha davvero difficoltà ad aprirsi alla concorrenza.

Redazione Online

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