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Coinvolgere gli utenti per migliorare la mobilità e i servizi di trasporto in Europa. Presentato a Bruxelles il risultato del progetto "Mobility, a paradigm of European citizenship"

Si è tenuta il 18 dicembre a Bruxelles la conferenza finale del progetto "Mobility, a paradigm of European citizenship", realizzato grazie al contributo della Commissione Europea. In occasione dellappuntamento è stata presentata una indagine sulla qualità dei trasporti e le possibili aree di miglioramento condotta attraverso interviste dirette ai cittadini in 8 paesi europei partner del progetto promosso dalla rete europea di Cittadinanzattiva, Active Citizenship Network (www.activecitizenship.net): Bulgaria, Spagna, Italia, Lituania, Portogallo, Romania, Serbia, Slovacchia.

 

 

L'indagine ha coinvolto 299 città, di cui il 34% piccoli centri, il 33% medi, il 15% grandi e il 18% metropoli. Secondo gli intervistati (oltre 4000 in totale), la macchina resta il mezzo prediletto per gli spostamenti all'interno del proprio Paese, (49% per lavoro o studio, 64% degli spostamenti per cure sanitarie). Un dato interessante riguarda poi lo spostamento con bus a lunga distanza.

Negli ultimi anni i paesi dell'UE hanno investito nel trasporto pubblico più di 40 miliardi di euro, e sono 200 milioni i cittadini europei che viaggiano ogni giorno.

"Le organizzazioni di tutela dei consumatori hanno la responsabilità primaria di informare ed educare i cittadini sui loro diritti e sulle possibilità offerte dalle diverse opzioni di trasporto, oltre che avanzare proposte su come poterli migliorare", ha dichiarato la ex Commissaria Europea Kuneva, in apertura del convegno. Invito appunto accolto dalle otto organizzazioni partner del progetto, che hanno sottolineato la necessità che gli utenti siano più attivamente coinvolti nel monitorare e valutare la qualità del servizio di collegamenti di trasporto. Un dato importante emerge sempre dalla consultazione civica condotta: il 59% non sa se il proprio comune sia dotato di un piano di mobilità urbana, e il 21% non sa se esistano mezzi nella propria città alimentati da fonti diverse dai combustibili fossili.

I cittadini hanno poi avanzato alle Istituzioni Comunitarie e Nazionali 18 Raccomandazioni civiche, una lista di priorità su cui sarebbe importante investire: un trasporto pubblico realmente integrato, sistemi di informazione e biglietteria omogenei nel territorio europeo, favorire l'adozione di sistemi più rispettosi dell'ambiente e a minore impatto nel trasporto urbano, favorire sistemi di car sharing, nonché la promozione dell'uso della bicicletta.

Sul sito www.activecitizenship.net sono disponibili i risultati dell'indagine condotta, le presentazioni proiettate durante la giornata, nonché le guide ai diritti dei cittadini in Europa.

 

Mariano Votta

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